Un film-documentario sulla scuola, l’ambiente, la passione e il futuro.
con il Patrocinio del Comune di Cernusco sul Naviglio, Milano

"La passione fa scuola" è soprattutto il ritratto di un'età, l'età della pre-adolescenza, ambientato nel luogo in cui i ragazzi iniziano ad assumersi le prime responsabilità e cioè la scuola media. Nel film viene presentata una scuola ideale, senza bullismo, né problemi sociali o economici, allo scopo di far emergere un solo disagio: il rapporto tra l'abbandono della spensieratezza e le informazioni riguardanti i gravi problemi della crisi ambientale.

La scena iniziale del film presenta il procedere lento e costante di una chiocciola che cerca di attraversare una pista ciclabile, movimento che è accompagnato dal ritmo del Bolero di Ravel, eseguito dall’orchestra della scuola secondaria di primo grado “Rita Levi Montalcini” di Cernusco sul Naviglio. 

Oltre al significato simbolico della chiocciola, con questo accostamento si vuole trasmettere quanto siano forti quei legami di connessione a cui tutti siamo soggetti. Nella natura, e quindi nelle nostre vite di esseri umani che la abitano, non c’è niente che sia scollegato da tutto il resto, proprio come un insieme di strumenti che suonano la stessa musica e che si muovono in modo inesorabile verso un’unica destinazione.

 

Metodo di lavoro per le riprese

L’intento è stato quello di ottenere il massimo della spontaneità. Per questo si è cercato di abituare professori e ragazzi alla presenza della videocamera, seguendo un grande numero di attività sia interne che esterne alla scuola. Inoltre Ivan, il protagonista dodicenne, svolge anche il ruolo di aiuto regista e realizza delle video-interviste ai suoi compagni di classe, riducendo così il rischio di filtri o inibizioni da parte dei soggetti ripresi. 

 
 

 

TRAILER

 

DOSSIER SCARICABILE

Dossier 2.pdf (2935940)

 

PARTECIPAZIONE A FESTIVAL

SYRACUSE

AMSTERDAM

 

 

A PROPOSITO DI TEATRO

 

Forse hai bisticciato coi tuoi genitori a diciott’anni, perché volevi darti al teatro ed essi erano contrari. Forse ti hanno chiesto perché volevi darti al teatro, e tu non hai potuto fornire una risposta ragionevole, poiché ciò che volevi fare nessuna risposta ragionevole può spiegarlo: volevi volare. Forse avresti fatto meglio a dire “Voglio volare”, anziché pronunciare quelle parole spaventose: “Voglio darmi al teatro”.

Edward Gordon Craig

 

 

Il teatro non è altro che il disperato sforzo di un uomo di dare senso alla vita.

Eduardo De Filippo

 

 

L’effimero che rende il Teatro, Teatro, il “qui e ora” - che un attimo dopo non è già più ciò che era un attimo prima - , la caratteristica più propria, unica, di questa forma d’arte scritta sulla sabbia che è il Teatro, diventa insieme la sua bellezza e la sua condanna.

Anna Ceravolo

 

 

Il teatro è una forma di felicità interrotta dall’esistenza.

Pino Caruso

 

 

Bisogna fare il teatro nell’entroterra del proprio io, questo è il mio consiglio, gridare forte la propria voce dal basso, da uno scantinato, da un vicolo buio… farlo con tutta la forza di cui si è capaci.

Emma Dante

 

 

Benvenuti a teatro. Dove tutto è finto ma niente è falso.

Gigi Proietti

 

 

Il mio scopo non è insegnarvi a recitare, il mio scopo è aiutarvi a creare un uomo vivo da voi stessi.

Kostantin Stanislavskij

 

 

Faccio il mio Teatro perché questa è la bellezza che offro in risposta alla distruzione del mondo. Lo faccio perché devo farlo.

Julian Beck

 

 

- Credevo tu odiassi il teatro.

- Odio anche la vista del sangue, ma l’ho nelle vene.

Charlie Chaplin